LA RICCHEZZA DEI COSTUMI E DELLE TRADIZIONI RUSSE: UN VIAGGIO TRA COLORI SIMBOLI E RITI POPOLARI di Patrizia Boi
- area pascale
- 5 giorni fa
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La cultura russa è un mosaico di usi, credenze e costumi che affonda le sue radici in secoli di storia. Ogni regione custodisce peculiarità proprie, ma ciò che colpisce maggiormente è la varietà dei costumi tradizionali, capaci di raccontare l’identità di un popolo attraverso i tessuti, i colori e i ricami. Particolarmente affascinanti sono quelli della Siberia, dove i popoli indigeni hanno saputo trasformare la necessità di sopravvivere in un clima estremo in autentica arte sartoriale e simbolica.
Gli abiti tradizionali russi
Gli abiti popolari russi non erano semplicemente indumenti, ma simboli sociali e culturali: attraverso colori, ricami e accessori, rivelavano lo status familiare, l’età e la provenienza geografica di chi li indossava.
Abbigliamento femminile

Il capo più celebre è il sarafan, un lungo vestito senza maniche, spesso in lino, seta o broccato, che veniva portato sopra la camicia ricamata detta rubakha. I ricami, mai casuali, avevano funzione apotropaica, cioè di protezione contro il male.

A completare la figura femminile c’era il kokoshnik, un copricapo dalla forma arcuata o a ventaglio, decorato con perle, fili d’oro e pietre preziose. In molte famiglie veniva custodito come un tesoro da tramandare. Un altro capo importante era la poniova, la gonna di lana a quadri, riservata alle donne sposate, che costituiva un vero e proprio segno di riconoscimento sociale.
Abbigliamento maschile

Gli uomini indossavano la kosovorotka, una lunga camicia chiusa lateralmente sul collo, solitamente in lino o cotone, con bordi ricamati che evocavano la protezione contro gli spiriti maligni. Era accompagnata da pantaloni infilati negli stivali e da una cintura di stoffa colorata che cingeva la vita. Nei rigidi inverni russi, entrambi i sessi si avvolgevano in pesanti pellicce e copricapi come il celebre colbacco, che divenne con il tempo un simbolo identitario della Russia.
I Popoli Indigeni della Siberia
La Siberia è un immenso crocevia di culture, che ospita decine di gruppi etnici con tradizioni tramandate da secoli.
I Nenets

Abitanti della penisola di Yamal, i Nenets vivono ancora oggi di allevamento delle renne, che forniscono cibo, trasporto e soprattutto abiti. Le loro vesti, cucite con pelli di renna lavorate con maestria, costituiscono un autentico scudo contro le temperature polari. Gli uomini indossano la malitsa, un cappotto con cappuccio che copre interamente il corpo, mentre le donne portano lo yagushka, più elaborato e decorato. Ogni cucitura è studiata per garantire la massima protezione dal gelo, dimostrando come arte e sopravvivenza siano inseparabili.
I Buriati

Vicini al Lago Baikal, i Buriati hanno origini mongole e una cultura profondamente legata al mondo sciamanico. I loro abiti sono un trionfo di seta colorata e lana ricamata, con motivi che richiamano la natura e gli spiriti. Durante le cerimonie indossano lunghe vesti dette deel, dalle maniche ampie e dai colori sgargianti, che riflettono la loro identità nomade e spirituale.
Tradizioni e Usi Popolari

Accanto agli abiti, la Russia conserva riti e usanze che rivelano l’anima del suo popolo, sospesa tra la severità del clima e il calore della vita comunitaria.
Maslenitsa
Tra le celebrazioni più sentite vi è la Maslenitsa, la festa che segna la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. Durante la settimana dei festeggiamenti si preparano i bliny, sottili crêpes che rappresentano il sole, simbolo di rinascita. Il culmine della festa è il rogo del fantoccio di paglia, immagine dell’inverno che se ne va.
Banya

Un’altra tradizione imprescindibile è la banya, la sauna russa. Non è solo un momento di cura del corpo, ma un rito sociale e spirituale: ci si purifica alternando calore estremo e immersioni in acqua fredda, mentre ci si percuote il corpo con il venik, un fascio di rami di betulla, per stimolare la circolazione e liberare le energie negative. In Siberia, la banya rappresenta spesso il centro della vita comunitaria, un luogo di incontro e di ristoro.
Matryoshka

Infine, nessun simbolo incarna meglio la tradizione russa della matryoshka, la celebre bambola di legno che custodisce al suo interno versioni sempre più piccole di sé. Essa rappresenta la continuità delle generazioni, la famiglia e la maternità, e ancora oggi è uno degli emblemi culturali più conosciuti al mondo.
Un patrimonio che vive ancora oggi
La ricchezza dei costumi e delle tradizioni russe non appartiene solo al passato: in molte regioni vengono ancora indossati durante feste popolari, matrimoni o celebrazioni religiose, e i riti antichi resistono nelle campagne e nelle comunità indigene. Essi non sono semplici testimonianze folcloristiche, ma veri e propri codici identitari, capaci di collegare le generazioni e di preservare l’anima profonda della Russia.
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